«Beati i Paesi che non hanno rischi sistemici». E «l'Italia è fuori dalla lista dei paesi con potenziali rischi sistemici, e non ci dispiace affatto». Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, durante una conferenza stampa alle assemblee di primavera di Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale. Ieri i paesi del G20 hanno deciso di avviare un monitoraggio di sette paesi ritenuti avere squilibri finanziari che possono creare dei rischi per tutta l'economia gloable. «Non si è parlato di inserirvi l'Italia - ha rilevato Tremonti -. Naturalmente tutti hanno problemi, ma rischi sistemici in casa sua l'Italia non ne ha. Per l'Italia è meglio non esserci in nquella lista. Non faccio la difesa del governo ma del paese - ha continuato - dispiace deludere ma non abbiamo rischi sistemici».

La lista, ancora non ufficiale, comprende Usa, Cina, Germania, Francia, Gran Bretagna, Giappone e India. «Quello», spiega il ministro in conferenza stampa, «è l'elenco dei Paesi che hanno in sé un rischio sistemico. Non ci dispiace affatto esserne fuori».

Tremonti ha anche fatto un accenno sul mercato del lavoro. «Un paese come il nostro che in pochi anni ha preso 4 milioni di immigrati che lavorano, secondo voi è un paese in disoccupazione o in piena occupazione?» ha invitato ancora a riflettere Tremonti. E a chi gli ricordava che da noi c'è il 30% di disoccupazione giovanile il ministro ha replicato ribadendo: «da noi ci sono 4 milioni di immigrati che lavorano e non credo che siano dei nullafacenti. Non mi risulta che ci sia disoccupazione tra i giovani immigrati», anzi, a suo avviso «è tutta gente che lavora tantissimo». Secondo il ministro bisogna piuttosto chiedersi «che lavori fanno gli immigrati?».