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Il disastro giapponese avrà ripercussioni in tuttto il mondo

3/17/2011 | redazione

Numerose industrie avranno problemi a rifornirsi di componenti sofisticati ed il prezzo del petrolio salirà.


Dall'inizio dell''anno l'economia mondiale sta ricevendo duri colpi.

Prima i timori erano sull'inflazione nei Paesi emergenti dell'Asia, sui problemi del debito europeo ed il peso di essi sulla ripresa. Ora dopo la crisi giapponese e gli scontri in Medio Oriente e Nord Africa, gli economisti si interrogano su quali ripercussioni questi eventi avranno su molte variabili, dalla produzione di automobili al costo dei chip.

Una seria minaccia è vista nelle tensioni in Medio Oriente e Nord Africa che influenzano il prezzo del petrolio che è crasciuto del 10% dallo scorso metà dicembre.

I problemi del Giappone potrebbero contribuire ad un rialzo del petrolio poichè il Sol Levante ha aumentato l'utilizzo del carburante fossile per diminuire la capacità nel nucleare. Deutsche bank Securities stima che un rincaro costante del petrolio fino a 110 dollari al abrile potrebbe frenare la crescita mondiale dello 0,4% mentre con un aumento di 150 dollari la perdita sarebbe di 2 punti percentuali.

Molti economisti ritengono che, tranne per un disastro nucleare, la crisi giapponese inciderà minimamente sulla crescita globale a seguito della diminuzione della quota nipponica sul mercato globale.

Global Insight  stima che il disastro inciderà per un trascurabile 0,1-0,2% che verrà recuperato entro il 2012.

Sarà importante sapere quanto durerà lo stop delle industrie in Giappone, poichè più durerà lo stallo maggiori saranno le conseguenze sulle forniture delle attività produttive globali, considerando che il Paese nipponico è il quarto esportatore mondiale e un fornitore chiave di componenti avanzati, come i dispositivi elettronici, per le industrie asiatiche.

Infine, avranno un ruolo determinante sulle finanze del Paese e sulla ripresa mondiale i mercato finanziari.Il continuo sali e scendi delle azioni potrebbe sfiduciare i consumatori, fondamentali per sostenere la crescita.

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