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10/10/2012
La Cassa depositi e prestiti sta ingrassando sempre piu' velocemente, al punto da avere in pancia partecipazioni per oltre 30 miliardi.
Secondo Bankitalia, scrive MF, si tratta di un'anomalia. Un importo troppo consistente, che addirittura corrisponde a piu' del doppio del valore del patrimonio netto della Cdp, circa 15 miliardi.
E' una situazione troppo rischiosa che in un modo o nell'altro andra' ricalibrata. Se la Cassa fosse una banca vera e propria, verrebbe ordinata immediatamente una ricapitalizzazione. Ma dalle parti di via Goito si e' risposto alle osservazioni della banca centrale sostenendo che la societa', controllata al 70% dal ministero dell'Economia e al 30% da un gruppo di fondazioni bancarie, e' un animale anomalo, che certo non vuole scappare dalla vigilanza esercitata da Palazzo Koch, ma ci si vuole sottoporre sulla base di una normativa speciale.
Insomma, alla fine di questo confronto tra via Nazionale e Cdp, che comunque lascera' spazio a un monitoraggio periodico da parte degli uomini del governatore Ignazio Visco, ci potrebbe essere l'impegno a formulare una sorta di vigilanza speciale cui sottoporre la societa' presieduta da Franco Bassanini.
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