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4/11/2011 | redazione
Banca Leonardo, guidata da Gerardo Braggiotti, è in procinto di chiudere l'operazione di ridefinizione del suo modello ricercando un orientamento alle attività core, il wealth management e l'advisory.
L'ultima mossa che darebbe adito a queste voci è la vendita della linea francese dei fondi Dnca finance che per la quota di banca Leonardo parlano di un'offerta da parte di un private equity.
Se tutto questo fosse confermato, significherebbe l'uscita da parte di Banca Leonardo dell'asset management e lo spostamento su una struttura di business molto più snella, con una focalizzazione verso un segnemento più remunerativo come quello della vendita/consulenza di prodotti finanziari per la fascia alta del mercato.
Intanto Banca Leonardo ha iniziato il suo processo di specializzazione sulla consulenza e sulla gestione del risparmio con la vendita delle attività legate al private equity che era stato interrotto ad inizio della crisi economica.
Recentemente la strategia è proseguita con l'accordo con AcomeA Sgr che ha firmato con il gruppo di Bragiotti il contratto per l'acquisizione del 100% delle azioni di Leonardo Sgr.
Il nuovo cammino ha dato subito i suoi frutti, visto che nel periodo di crisi si è registrato un passaggio da 2 a 4,3 miliardi di euro di masse gestite.
Nel nuovo modello orientato al private banking si trovano anche movimenti della compagine sociale; Exor ha aumentato nel 2010 la sua partecipazione dal 9,47% al 14,57% diventando così il secondo azionista di maggioranza.
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