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9/20/2022 | Redazione Advisor
Banca Generali ha sottoscritto un accordo quadro con l'Agenzia delle Entrate con cui le parti hanno convenuto i termini e le condizioni per la definizione dei rilievi fiscali formulati in materia di transfer pricing per i periodi d'imposta dal 2014 al 2019. Come scrive Teleborsa, la società sosterrà un onere effettivo di 45,99 milioni di euro, di cui maggiori imposte per 40,7 milioni di euro e interessi per 5,29 milioni di euro, senza applicazione di sanzioni per effetto dell'esimente della penalty protection.
Pertanto la banca avendo già accantonato al fondo per rischi fiscali 10,6 milioni di euro limiterà l'onere effettivo a carico dell'esercizio a 35,4 milioni di euro. L'accordo, spiega una nota, si fonda sul riconoscimento ai fini transattivi di una remunerazione per il passaggio, avvenuto nel 2008, alla neocostituita BG FML della delega di gestione di BG Sicav. La maggiore remunerazione è riconosciuta in via decrescente per i periodi d'imposta dal 2014 al 2018.
Non risultano contestazioni per il periodo d'imposta 2019 in quanto gli effetti del passaggio della delega di gestione si sono esauriti nel suddetto arco temporale. L'accordo, scrive sempre Teleborsa, conferma la rispondenza a condizioni di libera concorrenza dell'ordinaria remunerazione delle operazioni intercorrenti tra Banca Generali e BG FML, circoscrivendo la criticità ad un evento eccezionale avvenuto nel 2008 e con riflessi fino al 2018. L'accordo inoltre "apre la strada alla piena attuazione delle procedure di Adempimento Collaborativo al quale Banca Generali è stata ammessa in data 27 dicembre 2021 a valere dal periodo di imposta 2020", viene sottolineato.
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