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6/5/2021 | Giuseppe G. Santorsola*
Il mercato degli strumenti di investimento è costantemente pervaso da proposte innovative. Contemporaneamente, le authority di vigilanza producono uno sforzo costante per regolamentare, con il minor ritardo possibile, le soluzioni innovative che raggiungono un’adeguata rappresentatività sul mercato. Alla disruption ormai immanente, si accompagna il frequente rinnovamento delle soluzioni già presenti. Il fenomeno più diffuso è certamente quello del progressivo avvicinamento fra le soluzioni finanziarie e quelle assicurative. Le direttive MiFID-MiFIR e IDD hanno armonizzato i processi di sollecitazione e distribuzione; la seconda ha introdotto e definito gli IBIPs com definiti dalla Direttiva IDD (articolo 2, par.1, n. 17) quali prodotti assicurativi con scadenza e/o valore di riscatto e in cui tali elementi sono esposti in tutto o in parte e in modo diretto o indiretto ai rischi di fluttuazione del mercato finanziario. Si tratta di prodotti assicurativi sulla vita dei rami I (polizze rivalutabili e con gestione separata), III (polizze unit e le residuali index linked), e V (operazioni di capitalizzazione), nonché dei prodotti multi-ramo, che combinano due rami vita (tipicamente I e III), quali componenti dell’investimento.
Nel contempo, il Regolamento PRIIPs dispone in materia di informazioni chiave (KID) da fornire agli investitori al dettaglio sulle caratteristiche e i rischi di un ampio universo di soluzioni finanziarie ed assicurative.
Il regolatore ha acquisito la convinzione di una necessaria uniformità della documentazione che è stata indirizzata in passato verso soluzioni distinte, accompagnate da informazioni chiave differenti a seconda che si trattasse di un fondo OICVM (legato alla direttiva UCITS) dotato di un KIID dedicato agli investitori retail o di un altro prodotto finanziario o assicurativo più complesso, il cui pay-off fosse legato all’andamento di asset sottostanti o di valori di riferimento e dotato di un KID (senza la “I” indicativa degli investitori). L’anno in corso è quello di transizione verso l’armonizzazione.
Il 31 dicembre 2021 termina il periodo transitorio di esenzione dalla disciplina PRIIPs deciso dal regolatore europeo per gli OICR che già producono il documento contenente le informazioni chiave (KIID) ai sensi della direttiva UCITS. Si perderà la seconda I, ma non la qualità dei suoi dati. La proposta di modifica del regolamento delegato PRIIPs interviene invece, su alcuni elementi più complessi del contenuto del KID (calcolo scenari di performance, informativa sui costi e calcolo dei costi impliciti di transazione) incorporando appunto le disposizioni dell’UCITS KIID nel quadro dei PRIIPs. In definitiva, la seconda I viene eliminata perché superflua, in quanto entrambi le aree di prodotto coprono ormai il medesimo perimetro.
Nell’attesa, permane ferma la consueta richiesta di prorogare di un anno il termine di esenzione (fino al 31 dicembre 2022, più probabile fino al 30 giugno), nonché la modifica della UCITS V, per evitare la coesistenza dello UCITS KIID e del PRIIPs KID ferma la permanenza dello UCITS KIID solo per gli investitori professionali (che rimangono fuori dall’ambito di applicazione del Regolamento PRIIPs).
I soggetti coinvolti sono non solo le SGR, ma anche i diversi attori lungo la catena del valore del risparmio gestito, una volta che la nuova disciplina verrà completata ed entrerà in vigore, L’implementazione del nuovo KID, oltre che le implicazioni nella disciplina nazionale impatterà su diversi temi principali già identificati, finalizzati ad approfondire il contenuto delle informazioni essenziali riassunte nell’unico KID, che dovranno supportare qualsiasi investitore nell’assunzione delle scelte di investimento.
* Professore Ordinario di Asset Management, Corporate Finance e Corporate & Investment Banking
Università Parthenope – Napoli
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