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5/18/2020
Alla fine del primo trimestre 2020 il bilancio per l’industria dell’asset management è negativo, sia sul fronte del patrimonio, sia per quanto riguarda la raccolta. Crollano soprattutto le masse dei fondi aperti e le GP retail. Secondo le elaborazioni di AdvisorOnline dei dati disponibili sul Cubo Assogestioni il settore in Italia ha dovuto fare i conti con un calo delle masse complessive di oltre 7 punti percentuali in soli tre mesi: alla fine del 2019 gli asset under management totali erano pari a 2.307 miliardi di euro, a fine marzo le masse erano scese a quota 2.140 miliardi (-167 miliardi).
La frenata maggiore, in termini percentuali, ha riguardato i fondi aperti che in tre mesi hanno registrato una battuta d’arresto di oltre 10,5 punti percentuali con un calo delle masse di circa 113 miliardi: a fine marzo questi strumenti gestivano asset per oltre 958 miliardi contro i 1.072 di dicembre 2019.
A incidere sull’andamento dell’industria i crolli registrati dai mercati tra fine febbraio e metà marzo, ma anche la raccolta netta non è stata d’aiuto. Dati alla mano i flussi complessivi tra gennaio e marzo 2020 sono stati negativi per 12,07 miliardi: bisogna tornare al quarto trimestre 2011 per registrare un periodo altrettanto negativo (negli ultimi tre mesi di quell’anno i flussi per l’industria sono risultati in calo per 24 miliardi di euro, ndr). Anche in questo caso dominano, in negativo, la scena i fondi aperti che registrano un saldo negativo per 12,13 miliardi. Solo fondi chiusi (+1,2 miliardi) e GP retail (+408 milioni) chiudono il trimestre in territorio positivo.
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