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8/4/2023 | Marcella Persola
Ci sono fondi che sono maggiormente soggetti al contagio di volatilità rispetto ad altri. Lo studio di ESMA dal titolo "Connectedness among EU investment funds: Insights from time-varying and frequency decomposition spillover indices", frutto della collaborazione tra il risk analysis and economics department Esma e la divisione studi Consob ha misurato l’entità del contagio sui mercati finanziari, concentrandosi in particolare sull’ambito del risparmio gestito.
Lo studio mostra una prima misurazione di propagazione della volatilità (volatility spillovers) da un comparto di fondi a un altro seguendo la metodologia elaborata da Diebold e Yilmaz (2009, 2012, 2014). Una seconda metodologia proposta dallo studio è quella di Barunik e Krehlik (2018) che applica, invece, tecniche di decomposizione delle serie storiche, ossia consente una distinzione fra componenti di breve e lungo periodo degli spillovers di volatilità.
Con riguardo alle dinamiche del contagio, lo studio pone in evidenza che nel mese di marzo 2020 si è verificato un aumento degli spillovers di volatilità tra i fondi domiciliati nell'Unione Europea. Con riferimento alla direzione del contagio, è emerso che i fondi che investono in assets meno liquidi (come gli high yield bonds) oppure che utilizzano strategie di investimento complesse tendono a trasmettere shocks di volatilità più frequentemente dei fondi che investono in assets maggiormente liquidi (come i government bonds).
"Nel complesso, troviamo che i fondi esposti ad attività meno liquidi (come i fondi obbligazionari HY, corporate e EM) tendono a ricevere più volatilità di altre categorie di fondi rispetto ai fondi esposti ad attività più liquide (fondi azionari o obbligazionari governativi)" si legge nel paper. "I fondi alternativi e i fondi misti trasmettono lo stress finanziario in termini di shock di volatilità ad altre categorie di fondi più di altri fondi liquidi come i fondi azionari o obbligazionari governativi" continua lo studio.
"Per quanto riguarda le ricadute nette, i fondi misti, alternativi e, in misura minore, gli high yield sono trasmettitori di shock di volatilità, mentre altre categorie di fondi sono ricevitori netti, in particolare i fondi obbligazionari governativi" evidenzia lo studio di ESMA.
Inoltre, il grado di interconnessione tra i fondi può variare nel tempo e per alcune categorie può crescere nei periodi caratterizzati da una maggiore instabilità sui mercati finanziari, come è accaduto in caso di Brexit o della pandemia di Covid 2019.
"Infine, dimostriamo che la connessione bilaterale tra le categorie di fondi può cambiare nel tempo. Ad esempio, i fondi alternativi erano ricettori netti di spillover prima della Brexit, mentre intorno al referendum sono diventati trasmettitori netti di spillover, con un sostanziale aumento dell'interconnessione assoluta" sottolineano nello studio.
"Nel complesso le nostre misure possono contribuire all'analisi degli effetti di contagio all'interno del settore dei fondi e identificare i fondi vulnerabili (ricevitori netti) e quelli che hanno maggiori probabilità di diffondere la volatilità ad altri fondi" conclude lo studio.
Per maggiori dettagli si rimanda allo studio completo
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