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6/15/2023 | Redazione Advisor
“Prevediamo che l'oro salirà a livelli di circa 2.000 dollari per oncia entro la fine dell'anno mentre l'argento a circa 26 dollari l’oncia”. È la previsione di Peter Kinsella, global head of forex strategy di UBP, che illustra i fattori alla base di questa view.
“La nostra previsione di prezzi leggermente più alti riflette diversi fattori. In primo luogo, i tassi d'interesse reali prospettici hanno probabilmente raggiunto il picco e ciò significa che il loro calo nei prossimi trimestri offrirà una spinta sia all'oro che all'argento. In secondo luogo – prosegue Kinsella – prevediamo una modesta debolezza del dollaro per il resto dell'anno, il che favorisce un contesto costruttivo per entrambi i metalli. Notiamo inoltre che gli investitori restano sotto investiti rispetto agli anni precedenti, il che comporta alcuni rischi di rialzo nel momento in cui gli investitori torneranno ad allocazioni più tradizionali”.
Dato il beta di lungo periodo dell'argento rispetto all'oro, Kinsella ritiene che l'argento recupererà terreno in caso di rialzi più ampi. “Notiamo che le banche centrali continuano ad aumentare le loro disponibilità di oro, e questo dovrebbe continuare nel resto dell'anno grazie alla diversificazione delle loro riserve”.
In conclusione, secondo Kinsella il contesto macroeconomico è ancora costruttivo per i metalli preziosi, date le pressioni inflazionistiche e gli elevati livelli di incertezza geopolitica.
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