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USA, le tre “J” che spingeranno l’economia e i mercati

12/1/2020 | Lorenza Roma

Inbona (LFDE): "Mentre le tre “J” sono schierate a favore degli Stati Uniti, in Europa il ritorno di super Mario potrebbe significare il rientro in campo di una super-tripletta M-M-M"


Viene da pensare che per assurgere alle più alte cariche oggi negli Stati Uniti sia necessario avere un nome che inizi con la "J". Dopo Jerome Powell, a capo della Fed dal 2018, e Joe Biden eletto 46° Presidente degli Stati Uniti questo mese, tocca ora a Janet la cui la nomina al Tesoro statunitense è stata appena annunciata. E' quanto emerge dall'analisi di Clément Inbona, gestore di La Financière de l’Echiquier, che fa il punto sull'andamento dei mercati.

 

Janet Yellen sarà nominata il prossimo gennaio, previa approvazione del Senato, per il momento repubblicano. Questa nomina è un'ottima notizia per l'economia statunitense e per i mercati finanziari. In primo luogo perché colei che fu la prima presidente della Fed nel 2014 vanta un curriculum esemplare per la posizione. In secondo luogo perché Janet Yellen è una risorsa politica di peso qualora il Congresso dovesse rimanere diviso. Infine, perché le sfide che dovrà affrontare sembrano fatte su misura. Oggi, la disoccupazione negli Stati Uniti si attesta al 6,9% e la metà circa dei senza lavoro per via della crisi del Covid non hanno per ora ritrovato un’occupazione. La signora Yellen è una specialista del mercato del lavoro e ha del resto affrontato questo tema con suo marito, il premio Nobel per l'economia Georges Akerlof. Sebbene sia considerata una "colomba", sostenitrice quindi di una politica monetaria accomodante, può affermare di essere stata la prima ad aver alzato i tassi dopo la crisi dei subprime senza del resto provocare agitazione in Borsa alla fine del 2015.

 

Durante il suo mandato alla guida della Fed, Janet Yellen ha fornito un clean sheet ai mercati finanziari: i tassi di interesse americani a lungo termine sono rimasti praticamente stabili tra l'inizio e la fine del suo mandato mentre le azioni hanno registrato un rally senza scossoni significativi. L'S&P 500 è così cresciuto del 72% nel periodo, ovvero del 15% circa su base annua. I mercati ci speravano, Biden l'ha fatto. Il gestore evidenzia che, mentre le tre “J” sono schierate a favore degli Stati Uniti, in Europa il ritorno di Super Mario in una posizione di rilievo potrebbe significare il rientro in campo di una super-tripletta M-M-M (Macron-Merkel-Mario). Due allineamenti stellari per la ripresa economica e per gli investitori

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