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6/22/2020 | Redazione Advisor
Sono molti gli interrogativi che gli investitori si pongono in questa fase. Quanto durerà il lockdown e quanto sarà grave il suo impatto sull’economia mondiale? C’è il rischio di una seconda ondata di contagi? Come si comporteranno le banche centrali? Le sfide sono molte, ma secondo Janus Henderson Investors l’outlook sul mercato del reddito fisso è positivo.
“Per quanto riguarda i tassi di interesse, le banche centrali non vogliono un loro aumento” sostiene Jim Cielinski, global head of fixed income della società di gestone. “Stanno acquistando abbastanza titoli nel mercato obbligazionario da impedire che ciò avvenga in modo significativo nel breve periodo. La repressione finanziaria che si ottiene attraverso tassi molto bassi a breve termine, ma anche tassi molto bassi a lungo termine, è qualcosa che vorrebbero mantenere”.
Riguardo al credito, “la liquidità sta tornando e probabilmente d’ora in avanti vedremo le aziende ricorrere al term out e al deleveraging, dal momento che avevano un sacco di debito a bilancio. Con l'estinzione del debito, le aziende eliminano il rischio di liquidità che potrebbe presentarsi, dovendo far fronte a una seconda ondata di scadenze a breve termine, ad esempio. Ora hanno un creditore di ultima istanza nelle banche centrali, che acquistano e finanziano le società. Quindi, combinando il tutto, abbiamo un’economia ancora in difficoltà e che porterà alcuni a fallire, mentre altri probabilmente tenderanno a ridurre la propria leva finanziaria. Come accade con il meccanismo di sostegno alla liquidità, le aziende sono pronte a fare bene in questo tipo di scenario, dove si ha una ripresa discontinua e molto lenta”.
Le ipoteche e titoli garantiti da attività sono comparti di questo mercato protetti in misura minore rispetto ad altri segmenti. Ma, ancora una volta, si è registrata una rapida ripresa in quei settori più sensibili ai tassi d'interesse come l'edilizia abitativa, ripresa che dovrebbe essere sufficiente a sostenere molti di quei segmenti di mercato più ristretti.
Il contesto di tassi d'interesse negativi o molto bassi sta fornendo un ulteriore stimolo agli investitori nel cercare rendimenti sicuri. Combinando questi fattori si può concludere che alcuni titoli non governativi, specialmente quelli di qualità superiore, dovrebbero beneficiare di una forte domanda, ma anche di una buona protezione da parte dei decisori politici.
Gli investitori, avverte Cielinski, non sono fuori pericolo. “C'è un rischio significativo che il virus si diffonda o che si debbano bloccare alcuni settori dell'economia. Ma il rischio è più basso di quanto non lo fosse in passato, perché è improbabile che l'intera economia venga bloccata. Per chi ha un orizzonte più esteso, se si riuscisse a tornare a un trend di crescita, si potrebbe dichiarare questa recessione alle spalle, pur ricordandola come una delle recessioni più forti, ma anche più brevi mai registrate”.
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