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8/3/2011 | federico leardini
Nemmeno utili raddoppiati rispetto allo scorso anno di Unicredit, salvano Piazza Affari dall'ennesimo bagno di vendite.
Volatilità e speculazione padrone dei listini, con investimenti a brevissimo termine che cercano di sfruttare i prezzi di saldo degli ultimi giorni.
Una volta raggiunti i guadagni desiderati ecco tornare le vendite.
E così Intesa Sanpaolo passa da un solido segno verde all'ennesimo -2,5% e gli altri titoli, la maggior parte quantomeno, seguono a ruota.
Timore che ancora una volta è perfettamente esemplificato dall'andamento dei titoli di stato: spread a un soffio dal 4%, rendimenti vicini alla soglia critica del 6,5% che secondo gli esperti significa rischio di insolvenza per il tesoro.
Nulla di nuovo quindi, dall'ennesima giornata nera di Piazza Affari.
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