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6/20/2019
L’impennata dell’oro ha superato il livello di resistenza di 1350 dollari all’oncia, raggiungendo i 1383 dollari, segnando il livello massimo degli ultimi cinque anni.
"Dopo il rallentamento tra febbraio e maggio 2019, l’oro ha visto di recente un nuovo slancio vitale. Con l'inversione di rotta della politica della Federal Reserve – che ha indicato la probabilità di un taglio dei tassi per l’anno prossimo - i rendimenti dei Treasury sono diminuiti e il dollaro USA si è indebolito. Questo è stato un vantaggio per i prezzi dell'oro. Inoltre, le questioni geopolitiche sono state riconosciute dal mercato. Nell'ultimo mese ci sono stati pochi progressi visibili nella risoluzione della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina e permangono dubbi sul fatto che i Presidenti di entrambi i paesi possano sbloccare la situazione di stallo quando si incontreranno al G20 di Osaka il 28/29 giugno" spiega Nitesh Shah, direttore della ricerca, WisdomTree.
Inoltre, prosegue l'esperto spiegando che "il rischio di uno scontro militare in Medio Oriente è in aumento, poiché l'Iran sta per violare i termini del Piano d'azione congiunto globale (Joint Comprehensive Plan of Action - JCPOA). Gli attacchi alle petroliere (di cui è stata attribuita la responsabilità all'Iran) e l'abbattimento di ieri di un drone statunitense, rivendicato dalla Guardia rivoluzionaria iraniana, evidenziano chiaramente il potenziale di escalation militare. L'oro tende ad essere un porto sicuro in tempi di tensione geopolitica".
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