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11/4/2016 | Suzanne Hutchins*
Il populismo che ha portato la Gran Bretagna alla Brexit sembra il risultato di un fenomeno globale, che anche Donald Trump ha saputo sfruttare con successo presentandosi come un "anti-politico". Ma quando si analizzano le elezioni USA in termini di implicazioni per gli investitori, l'unica certezza sull'esito è l'incertezza. Nonostante Hillary Clinton mantenga uno stretto margine di vantaggio nei sondaggi, la lezione della Brexit è che non esistono conclusioni scontate. Da un punto di vista politico, il dibattito è decisamente diverso rispetto a quello delle precedenti elezioni USA. Trump ha ascoltato i populisti e dato loro voce, contribuendo a cambiare lo scenario elettorale così come aveva fatto Bernie Sanders prima di abbandonare la corsa alla candidatura democratica. Dal canto suo, Clinton ha risposto al crescente populismo attaccando le strategie di pricing delle società farmaceutiche, una strategia che ha pesato sulle valutazioni azionarie del settore. La volatilità cui abbiamo assistito prima delle elezioni era prevedibile, data l'incertezza dell'esito e la divergenza delle opinioni espresse dai due principali candidati. Se Trump dovesse vincere, le società farmaceutiche potrebbero attraversare una fase di rally, mentre i titoli del Tesoro potrebbero soffrire. Il settore della sanità sarebbe invece il principale beneficiario di una vittoria di Clinton, dato il focus sul pricing dei farmaci. I titoli collegati alle costruzioni e all'immobiliare potrebbero crescere in entrambi i casi, data l'enfasi dei due candidati sull'enorme impegno finanziario per rinnovare delle scricchiolanti infrastrutture statunitensi.
*Suzanne Hutchins, gestore BNY Mellon Global Real Return
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