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3/11/2014
Il paradiso dei surfisti non è solo un angolo di oceano in Australia ideale per fare surf, ma anche la più grande sfida dei nostri tempi per gli investitori. E' la metafora che utilizza Allianz Global Investors nel suo outlook mensile per spiegare quali possono essere gli asset migliori sui quali investire in questo periodo.
La sfida è cavalcare l’onda perfetta, considerando la liquidità immessa dalle banche centrali nel mare dei capitali. Certo non è facile. Perché mentre la Banca del Giappone sta ancora iniettando liquidità in abbondanza e la BCE sta esaminando le possibili opzioni, la Federal Reserve ha già adottato misure graduali per abbassare la marea. E se una parte del mondo (gli Stati Uniti ed alcuni paesi europei) teme lo spettro della deflazione, altre aree (come la Cina, con i suoi tentativi di controllare il sistema bancario ed il boom immobiliare) devono fare i conti con il rischio di una bolla sui prezzi degli asset. Il comune denominatore è la distorsione del costo del denaro. Per gli investitori questo significa un periodo di tassi di interessi bassi che sembra non aver mai fine.
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Cosa dobbiamo dunque attenderci?
Siamo ancora lontani da una bolla degli asset. Le valutazioni non vanno in questa direzione. I segnali indicano “disinflazione” e non “deflazione”. L’andamento dei prezzi è influenzato dalla debolezza delle commodity a livello mondiale, da una tendenza all’appiattimento della crescita economica nelle aree emergenti, nonché da una convergenza dei paesi periferici dell’area euro con quelli core in termini di economia reale. Uno scenario “Giappone 2.0” per i paesi industrializzati sarebbe diverso. I dati macroeconomici mostrano un quadro differente. A livello globale, il percorso di crescita economica dovrebbe migliorare ancora, per quanto meno velocemente. Ma il fatto che ci sia crescita risulta particolarmente importante in uno scenario in cui la Fed sta riducendo il programma di acquisto titoli ed anche la politica monetaria della Bank of England sta cambiando rotta. Per gli investitori, ciò significa che dovranno continuare ad aspettarsi volatilità. Il rischio più grande è sempre lo stesso: non correre alcun rischio.
Nel dettaglio della situazione dei mercati I dati macro economici globali continuano a migliorare su più fronti.Tutto indica ancora una ripresa, seppur moderata, della congiuntura mondiale. I mercati azionari dovrebbero continuare ad essere supportati da politiche monetarie ancoraespansionistiche. Il rialzo dei tassi di interesse reali favorisce le azioni e non le obbligazioni. Le valutazioni dei mercati azionari globali si attestano leggermente al di sopra dei livelli storici, ma il P/E di Shiller corretto per il ciclo mostra differenze significative a livello di singole aree e paesi.
Negli USA, i bassi volumi sui fondi monetari e la quota relativamente elevata di titoli acquistati ricorrendo al debito indicano ancora un forte ottimismo, non facendo escludere la possibilità di una correzione. Gli investitori devono dunque essere preparati ad affrontare fasi di volatilità. Eventuali correzioni temporane e delle asset class rischiose potrebbero rappresentare occasioni interessanti per incrementare le posizioni.
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