La raccolta da gestioni retail di dicembre ha assicurato 58 milioni di euro complessivi alle 27 case di gestione aderenti ad Assogestioni che presidiano il comparto.

Il dato, deriva come sempre da un mix di afflussi e deflussi, ma è comunque superiore ai 28 milioni raccolti a novembre e soprattutto positivo rispetto ai 47 milioni di deflussi scontati a ottobre.

Tra le 27 sgr che offrono gestioni retail (su un totale di 47 aderenti alla principale associazione per asset manager in Italia) – escluse Pictet e Credit Suisse che hanno scelto di non dichiarare – sono 11 le case di gestione con raccolta positiva nell’ultimo mese valutato e 13 quelle con riduzione degli investimenti.

I deflussi più marcati sono stati registrati dal gruppo Deutsche Bank (-75 milioni), Mediobanca (-73, dopo un novembre positivo a +58) e Amundi (-71, in una striscia di costanti perdite mensili).

Segno meno, ma meno pronunciato, per le gestioni retail di Cassa Centrale Banca (-43 milioni), Banca Finnat (-42), Ersel (-41), Credito Emiliano (-37), Kairos Partners (-28), Bnp Paribas (-25), Morgan Stanley (-21), Banca Profilo (-11) e, a una sola cifra, Iccrea (-7) e Banco Bpm (-6).

Hanno invece ottenuto raccolta positiva Mediolanum (+1,1 milioni), AcomeA (+1,4), Anima (+2,8), Consultinvest (+4,3), e in maniera più marcata Banca Ifigest (+19), Montepaschi (+21), Generali (+32,7) e Bper Banca (+33).

Interessante il podio di dicembre delle gestioni retail, raggiunto da Sella (+40 milioni) e Allianz (+65), due soggetti con raccolta positiva storica nel comparto, e letteralmente dominato dal dato del gruppo Intesa Sanpaolo.

Il primo gruppo bancario del Paese centra un importante +319 milioni nel comparto, ampiamente il miglior risultato trimestrale dell’industria (basti pensare che il secondo è il +107 di Montepaschi a ottobre), trainato da un pesante +477 milioni di Fideuram Am (in foto l’a.d. e d.g. Gianluca Serafini) e solo rallentato dal -157 della cugina Eurizon).