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Eurizon ringrazia Banca dei Territori e guarda all'estero

8/5/2024 | Redazione ADVISOR

L'a.d. Maria Luisa Gota parla di possibili nuove partnership internazionali. Ma niente risiko. E sulla raccolta svela i numeri delle reti extra-captive.


Maria Luisa Gota (nella foto), eletta amministratore delegato di Eurizon Capital ad aprile di quest’anno, rivela in un’intervista rilasciata a Milano Finanza, la strategia di crescita della società che guarda con attenzione all’estero.

“Dal punto di vista dimensionale voglio menzionare la nostra importante partecipata Penghua Fund Managemente, che è la nona società del mercato cinese in termini di masse con 155 miliardi di euro a fine giugno”, ha dichiarato al settimanale Gota che, sull’estero, ricorda anche il recente accordo per una partnership strategica con Eurobank Asset Management, “il primo asset manager greco collegato alla prima banca greca, Eurobank” spiega l’a.d. di Eurizon Capital.

E guardando al futuro Gota non esclude nuove operazioni. Però precisa: “Stiamo guardando ad iniziative che potrebbero prendere la forma di partnership strategiche e commerciali, proprio come avvenuto in Grecia con Eurobank. Queste opportunità però non prevederanno un impegno di capitale come accade invece per le joint venture o le acquisizioni. Non possiamo escluderlo per il futuro, ma per ora non ne stiamo considerando”.

Nell’intervista rilasciata a Milano Finanza non mancano ovviamente i riferimenti ai risultati della società alla fine del primo semestre 2024. A riguardo l’a.d. ricorda la crescita delle commissioni nette anno su anno a 436 milioni di euro, che si sono “tradotte in un utile netto di 313 milioni, in aumento del 16,5% rispetto al primo semestre del 2023”.

Le masse, invece, sono rimaste costati “a circa 381 miliardi rispetto al dato di fine 2023” spiega Gota “con una compensazione tra flussi netti di raccolta ancora negativi e un incremento per l’effetto dei mercati”. A riguardo l’a.d. ha menzionato le “ottime soddisfazioni” avute in termini di raccolta dalle “reti di gruppo. In particolare la Banca dei Territori ha registrato flussi netti positivi”.

Ad oggi la componente di raccolta sulle reti extra-captive “cuba il 15% delle nostre masse” conclude Gota su Milano Finanza.

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