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9/17/2021 | Lorenza Roma
Alla conferenza organizzata dal Comitato nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale in occasione del Salone del Risparmio 2021, si è parlato delle conoscenze e delle competenze fondamentali per prendersi cura del proprio denaro. Pianificare, risparmiare e investire in modo adeguato i propri risparmi permette di essere resilienti rispetto agli imprevisti. L’emergenza sanitaria ha accelerato l’evoluzione del contesto in cui vengono prese le decisioni economiche e finanziarie, anche sull’onda della finanza sostenibile e della crescente digitalizzazione di prodotti e servizi finanziari.
A che punto siamo con l’alfabetizzazione in Italia? Quali sono gli ultimi dati e le iniziative di questo Comitato per l’educazione finanziaria? “Dietro un atteggiamento consapevole c’è l’educazione finanziaria”, spiega Nadia Linciano, head of economic studies unit Consob. “Essere consapevoli significa avere prontezza delle proprie esigenze, dei propri bisogni e dei propri obiettivi di vita che si traducono in obiettivi finanziari. Per farlo dobbiamo stabilire le risorse che ci servono e capire come impiegarle. Quindi è necessario mettere in atto una serie di comportamenti, dalla pianificazione finanziaria all’investimento, che dipendono dalle conoscenze finanziarie. Le conoscenze finanziarie degli italiani si mantengono ancora a livelli contenuti. Anche se c’è un piccolo segnale di miglioramento soprattutto da parte delle nuove generazioni”, prosegue Linciano.
Con la diffusione dei social media le truffe sono aumentate drasticamente. Quanto è disposto oggi l’investitore italiano a farsi affiancare da un consulente finanziario? “Il rapporto tra l’investitore e il consulente finanziario sta cambiando in maniera molto positiva”, sottolinea Alessandro Paralupi, segretario generale dell’Organismo di Vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari. “Il servizio offerto dai consulenti finanziari è fatto su misura per rispondere alle esigenze dei risparmiatori. Una ricerca di Consob sottolinea che il 50% degli intervistati preferisce attingere a una fonte informativa unica e al consiglio di un esperto piuttosto che andare a consultare i siti informativi. Il dato più rilevante è che solo il 20% dei risparmiatori si fa affiancare dai consulenti finanziari, mentre il restante 40% si informa autonomamente. Il contesto pandemico ha stimolato in senso negativo questi aspetti. L’educazione finanziaria deve intervenire sul 40% degli investitori che scelgono di non rivolgersi a un consulente finanziario”, aggiunge Paralupi.
La pandemia ha portato ad affidarsi maggiormente ai social network. Come ha influito il Covid-19 sulla voglia degli italiani di investire e di conoscere i meccanismi della finanza? Sono cambiate le abitudini? “Noi abbiamo dei riscontri di tipo sia macro sia micro legati ai dati di vigilanza sulle negoziazioni che gli italiani hanno effettuato nei mesi scorsi sui mercati finanziari”, afferma Linciano. “Nel corso del 2020 è aumentato in maniera significativa il tasso di risparmio delle famiglie italiane. Siamo passati dal 10% del reddito disponibile accantonato in risparmi, al 18%. Durante i primi mesi del 2020 gli italiani hanno negoziato di più in strumenti finanziari e soprattutto in azioni rispetto ai mesi precedenti. Allo stesso tempo è aumentato in modo significativo l’interesse verso le criptovalute. Questo è un dato che va monitorato perché può essere un segnale di allarme visto che le criptovalute sono caratterizzate da una notevole oscillazione dei prezzi”, puntualizza linciano.
Per concludere, Paralupi sostiene che “con la pandemia sono aumentate le truffe online e sono nati fenomeni come il social trading, ovvero la compravendita di tioli attraverso canali non istituzionali”.
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