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5/16/2014 | Francesco D'Arco
La rivoluzione tante volte annunciata (e da molti attesa) sta per arrivare. Il lungo dibattito sulla nuova denominazione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) sembra giunto ad un punto di svolta importante: gli attori coinvolti nella nascita dell'albo unico dei consulenti (ex-promotori) e dei consulenti finanziari sono ormai vicini ad un accordo sul nuovo nome, o meglio sui nuovi nomi da attribuire ai professionisti del settore.
Secondo quanto risulta ad AdvisorOnline, infatti, cresce il consenso intorno ad una distinzione tra gli attuali pf e gli attuali consulenti finanziari sulla base dei servizi che questi professionisti possono offrire alla clientela e non tanto sulla base della presenza o meno di una società mandante.
Rumors parlano, infatti, di un accordo delle varie parti su una divisione in tre del futuro Albo dei Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari): "consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede", "consulenti finanziari indipendenti" e "società di consulenza finanziaria". Le grandi novità riguardano principalmente i primi due gruppi.
Nel registro dei "consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede" saranno iscritti gli attuali consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), ovvero quei professionisti che avranno l'abilitazione ad offrire ai propri clienti, fuori sede, non solo i servizi di consulenza finanziaria ma anche tutti i servizi tipici del mondo delle banche e delle reti.
Nel registro dei "consulenti finanziari indipendenti" saranno invece iscritti i professionisti abilitati solo ed esclusivamente all'offerta del servizio di consulenza finanziaria nella modalità indipendente.
Una scelta che darà il via ad una nuova era per il mondo della promozione finanziaria e che potrebbe determinare anche una accelerazione del passaggio della vigilanza dalla Consob all'APF. Una volta trovato l'accordo sui nomi e sulla struttura del nuovo Albo si dovrà avviare infatti l'iter normativo per la modifica dell'Organismo. Una modifica che potrebbe prevedere subito il trasferimento della funzione di vigilanza all'ente presieduto dalla professoressa Carla Rabitti Bedogni (nella foto).
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