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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) o consulenti indipendenti? La Mifid ha deciso

10/11/2011 | Peter Grimmett*

Durante una consultazione per la revisione della direttiva, la Commissione Europea ha chiesto apertamente se gli incentivi per la consulenza indipendente avrebbero dovuto essere aboliti. Mentre per i consulenti (ex-promotori) e i consulenti non fee only...


 

Attualmente, nell’industria del risparmio gestito dell’Unione Europea c’è una comprensibile agitazione per la riforma dei servizi finanziari retail che si sta portando avanti nel Regno Unito, la cosiddetta RDR. 
 
Cos’è e quali conseguenze avrà in Europa? La Retail Distribution Review, RDR, invocata dalla Financial Services Authority britannica nel lontano 2006 per riformare il mercato dei servizi finanziari retail britannici, sarà effettiva a partire dal gennaio 2013 e ambisce a: 
1. una consulenza finanziaria più professionale con standard più elevati; 
2. maggiori requisiti di capitale per i consulenti (ex-promotori); 
3. abolire il pagamento delle retrocessioni da parte dei fornitori dei prodotti. 
 
In futuro qualsiasi pagamento ricevuto dal consulente (ex-promotore) dovrà essere concordato tra cliente e consulente, e non tra fornitore e consulente. L’obiettivo è dare al cliente finale risultati migliori attraverso una consulenza di qualità e un maggiore livello di trasparenza dei costi del servizio. Il cliente deve capire che la consulenza ha un costo, come potrebbe essere per la parcella di un avvocato. È difficile non essere d’accordo con queste proposte anche se si può dissentire dal modo in cui verranno implementate. 
 
Quale sarà l’impatto sui consulenti (ex-promotori)? Visto che i consulenti si troveranno a sostenere maggiori costi, si pensa che ci sarà una riduzione nella consulenza finanziaria indipendente (alcuni report hanno stimato addirittura una riduzione del 30%), e probabilmente un aumento dei costi della consulenza per i consumatori. 
 
Questo significherebbe che molti clienti non potranno permettersi una consulenza indipendente e, in alcuni casi, le persone che maggiormente ne avrebbero bisogno non potrebbero permettersela. La FSA crede che valga la pena pagare questo prezzo, ma credo che in molti non siano d’accordo. 
 
 
A questo punto c’è da chiedersi se la RDR si farà strada anche in Europa. Credo che la risposta sia sì. Già nei Paesi Bassi stanno pianificando un cambiamento radicale della loro industria che per certi versi andrà anche oltre le regole della FSA. La RDR arriverà in Europa per intero - o più probabilmente in parte - solo tra qualche anno, tuttavia mi ha sorpreso che già all’inizio del 2011, durante una consultazione per la revisione della Mifid, la Commissione Europea abbia chiesto apertamente se gli incentivi per la consulenza indipendente avrebbero dovuto essere aboliti. 
 
 
Non mi aspettavo di veder posta questa domanda, pensavo che l’Unione Europea avrebbe prima aspettato di verificare se funzionasse la RDR in Inghilterra. Allo stesso tempo penso che la questione non sia stata posta in modo corretto dalla UE. Perché proporre l’abolizione degli incentivi solo per i consulenti indipendenti? Perché non per tutti i consulenti come in Inghilterra? 
 
 
Certamente ci dovrebbe essere una competizione ad “armi pari”: abolire del tutto o non abolire affatto. Anche se la consulenza indipendente in Europa non è diffusa come nel Regno Unito, gli investitori dovrebbero poter scegliere come ottenere advisory, che sia tramite la propria banca, un consulente finanziario (ex-promotore finanziario) indipendente, o in altri modi. 
 
 
Abolire gli incentivi esclusivamente per la consulenza indipendente potrebbe chiudere agli investitori quel canale distributivo e quindi eliminare la possibilità di scegliere. 
 
 
È possibile che la Commissione Europea stesse solo tastando il terreno e la propensione dei Paesi europei. Credo che questo progetto sarebbe respinto da molti e sono curioso di vedere quanto la commissione porterà avanti questo punto nelle proposte legislative attese a ottobre di quest’anno. Sospetto che la Commissione sceglierà per ora di non legiferare, ma che lascerà spazio per un cambiamento in una fase più avanzata. Ma il semplice fatto che la questione sia stata espressa a livello europeo suggerisce che il cambiamento sarà avviato, forse prima di quanto non ci aspettiamo.
 
* head of fund Regulatory Dev. M&G Investments

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