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5/14/2012 | Francesco D'Arco
Nel corso del suo discorso al mercato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, non dimentica l'industria del risparmio gestito. E' un'industria che ha risentito della crisi "contraendo progressivamente il patrimonio investito in azioni" ha ricordato Vegas sottolineando la limitata presenza degli investitori istituzionali nel comparto azionario: "nel 2011 partecipavano in misura rilevante i meno del 5% degli emittenti" riducendo il loro peso nel mercato azionario rispetto a quanto avveniva nel 1998.
Di contro, invece, gli istituzionali stranieri "hanno accresciuto nel medesimo periodo la loro presenza, che è passata da una società su quattro nel 1998 a una su tre oggi" chiosa Vegas. E se si guarda al retail lo scenario non migliora.
Secondo il presidente della Consob non si è assistito ad una espansione della domanda di titoli azionari da parte degli investitori retail. La colpa? "è attribuibile sia agli orientamenti degli intermediari-distributori, sia all'insufficiente sviluppo del settore del risparmio gestito" ha affermato il presidente Consob. Fattori questi che "non hanno aiutato le famiglie a vincere la diffidenza nei confronti degli investimenti in capitali di rischio".
E il presidente della Commissione ha puntato il dito anche sul basso livello di cultura finanziaria e, soprattutto sulla scarsa diffusione dei servizi di consulenza professionale. Elementi che "fanno si che gli investitori continuino a mantenere portafogli poco diversificati, a predominante composizione in obbligazioni e soprattutto in Titoli di Stato. La componente del risparmio direttamente investita in titoli azionari segue prevalentemente una logica di breve e brevissimo termine" conclude Vegas.
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