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Lungo termine e valore, due qualità correlate

4/30/2024 | Marcella Persola

Susanne Reisch, investment director, Brown Advisory Global Leaders Strategy, analizza - nella rubrica il Gestore della Settimana - l'importanza di avere “global leader” in portafoglio.


“Nonostante il recente rally e le preoccupazioni per la bolla sull'IA, individuiamo significative opportunità nel settore tecnologico e puntiamo a investire in alcune delle società meglio posizionate per trarre vantaggio dalle nuove tecnologie” sottolinea Susanne Reisch, (nella foto) investment director, Brown Advisory Global Leaders Strategy, rappresentata in Italia da Amchor IS che analizza l'importanza di avere “global leader” in portafoglio.

Per la vostra strategia bottom up sono fondamentali i termini “global leader”. Perché in un’ottica di lungo termine è importante avere in portafoglio aziende leader di mercato? 
Riteniamo che esista una relazione molto forte tra la capacità di un'azienda di creare valore e di costruire un rapporto di lungo termine con i clienti. Sono due qualità che permettono di generare flussi di cassa e un rendimento del capitale investito in crescita per lunghi periodi di tempo. Queste società mantengono di solito posizioni di leadership all'interno dei loro settori. Inoltre, hanno un flusso di cassa prevedibile e beneficiano di fattori di crescita secolari. La qualità del loro business si riflette solitamente in un ROIC elevato e persistente, oltre alla capacità di convertire i profitti in free cash flow. Il nostro obiettivo è quello di sfruttare al meglio nel lungo periodo la crescita progressiva di queste aziende di elevata qualità, investendo la maggior parte del capitale nelle nostre idee a più alta convinzione, ma tenendo sempre d'occhio le valutazioni.

Ci può fare qualche esempio di titoli che avete in portafoglio?
Il portafoglio è investito in un'ampia gamma di mercati e di aree geografiche. In ambito tech, le partecipazioni includono società di infrastrutture come Taiwan Semiconductor Manufacturing, ASML e Marvell Technology, oltre a leader nel campo dei software come Intuit, Adobe e Autodesk, con Microsoft che si posiziona come leader sia nel software aziendale sia nelle infrastrutture. Nell'ambito dei titoli finanziari, non investiamo nei tradizionali titoli bancari dei mercati sviluppati, ma in società che mostrano trend di crescita strutturali, come le infrastrutture per i mercati finanziari, tra cui London Stock Exchange Group, Deutsche Bourse e la borsa valori B3, leader in Brasile. Abbiamo anche partecipazioni in società leader dei mercati emergenti, come l'indiana HDFC Bank, e l’indonesiana Bank Rakyat, nel microcredito, nonché in fornitori di servizi di pagamento quali Visa e Mastercard. I nostri investimenti nel settore industriale si concentrano su società con lunghi cicli di vita dei prodotti e con un modello di business “razorblade”, come i produttori di motori per aerei Safran e General Electric.

Dopo il rally dello scorso anno e considerando le preoccupazioni di una bolla sull’AI, che opportunità vedete nel settore tech?
Nonostante il recente rally e le preoccupazioni per la bolla sull'IA, individuiamo significative opportunità nel settore tecnologico e puntiamo a investire in alcune delle società meglio posizionate per trarre vantaggio dalle nuove tecnologie. Ad esempio, la promessa dell'IA generativa ha favorito i prezzi delle azioni delle aziende che si occupano di strumenti per gli sviluppatori e i media. Anche l'attività cloud di Microsoft è cresciuta grazie all’IA generativa, mentre i nostri investimenti in semiconduttori, come Marvell Technology, beneficiano della costruzione di data center abilitati all’IA generativa. Bilanciamo questo entusiasmo con un approccio conservativo alle previsioni di redditività su un orizzonte di cinque anni e guardiamo sia all'aumento dei ricavi sia alla capacità di un'azienda di ridurre i propri costi base attraverso strumenti di produttività. Quest'anno abbiamo tratto profitto dal corso dei titoli che hanno registrato performance superiori alle nostre attese, come nel caso di ASML, ma anche trovato alcune opportunità per aumentare la nostra esposizione settoriale, come nel caso di Adobe.

Quali società finanziarie, tra quelle in portafoglio, invece vi hanno convinto di più? 
Nel settore finanziario, la nostra convinzione più forte è verso aziende che beneficiano di trend di crescita strutturali e di asset infrastrutturali. Sono società che forniscono servizi essenziali ai mercati finanziari e offrono un grande valore riducendo al minimo i rischi. Un esempio lampante, è il London Stock Exchange Group, soprattutto dopo l'acquisizione di Refinitiv, che ha incrementato in modo significativo i ricavi ricorrenti e ha consolidato la sua posizione di leader come fornitore di dati finanziari in tempo reale. La partnership strategica di LSEG con Microsoft, inoltre, è destinata a migliorare la sua offerta. Anche HDFC Bank in India ha un potenziale di crescita notevole sul lungo termine. La banca è ben posizionata per beneficiare della crescente domanda di prodotti e servizi finanziari nell'economia indiana e riteniamo che il mercato non abbia ancora riconosciuto appieno il suo potenziale, considerando soprattutto la recente fusione con il più grande erogatore di mutui ipotecari del Paese.

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